Il 16 giugno presso Palazzo Comitini a Palermo, alla presenza del Sindaco Metropolitano, On. Roberto Lagalla, è stato presentato il Piano Strategico della Città Metropolitana.
Nella splendida cornice della Sala Martorana, sono intervenuti circa 80 partecipanti fra rappresentanti dei Comuni e stakeholder che, nel corso degli ultimi 18 mesi, hanno partecipato attivamente al processo di costruzione del Piano.
Gli esperti di Lattanzio KIBS, che ha affiancato la Città Metropolitana durante l’intero percorso, hanno illustrato il processo di costruzione e gestione dell’intervento, presentando nel dettaglio le sette azioni di Sistema che danno attuazione all’agenda strategica.
Come ha sottolineato il Sindaco della Città Metropolitana, le Azioni di Sistema sono concepite come progetti integrati che mirano a generare un impatto significativo e positivo su diversi ambiti e settori, al fine di affrontare in maniera integrata le problematiche più rilevanti e favorire uno sviluppo sostenibile ed equilibrato.
La caratteristica distintiva di queste Azioni di Sistema risiede nella loro natura trasversale, in quanto affrontano simultaneamente più obiettivi del Piano e mirano a massimizzare l’efficacia e l’efficienza degli interventi, promuovendo sinergie tra i diversi attori e le diverse dimensioni territoriali.
Attraverso l’attuazione delle Azioni di Sistema, il Piano Strategico potrà quindi diventare un efficace strumento guida per l’orientamento delle scelte di pianificazione a livello locale.
Elementi che caratterizzano il Piano Strategico
• Carattere consensuale
I contenuti del Piano non sono di tipo autoritario e/o prescrittivo, ma sono frutto della
negoziazione e collaborazione di tutte le 82 amministrazioni comunali dell’area.
• Partecipazione e condivisione
Il Piano è stato realizzato attraverso la compartecipazione della pluralità di soggetti
presenti sul territorio metropolitano.
• Copertura territoriale
Il Piano promuove una visione che si spinge ben oltre la percezione locale, adottando
un punto di osservazione più ampio sui diversi livelli di governo presenti sul territorio.
• Approccio integrato, intersettoriale e multiscalare
Il Piano supera i tradizionali approcci settoriali della pianificazione territoriale (economia,
ambiente, società e cultura), che ora vengono integrati in un unico documento.
• Logica di sistema
La pianificazione tiene in forte considerazione le specificità locali in termini culturali,
istituzionali, di “valore”, e le relazioni tra queste e il contesto esterno.